«La realtà viene trasformata dall’osservazione:
noi osserviamo infatti dalla base dei concetti accumulati.
La fisica moderna se n’è accorta. Alcuni scienziati hanno abbandonato prontamente
concetti che erano stati a lungo alla base della scienza, formulazioni come
causa ed effetto; presente, passato e futuro.
Abbandonare i concetti non è facile.
C’è l’idea che esplorare la realtà senza essere armati di idee sia come andare in battaglia a mani nude.
Le armi dello scienziato sono costituite dalle conoscenze acquisite e da un certo schema mentale, estremamente difficili da lasciar andare.
Credo che i ricercatori dotati di maggiore disponibilità ad abbandonare l’”armamento” siano quelli con maggiori capacità di fare nuove scoperte.
Ai ricercatori spirituali viene costantemente ricordato di lasciar andare tutti i concetti per poter esperire direttamente la realtà; concetti come io e altri, nascita e morte, permanenza e impermanenza, esistenza e non esistenza.
La realtà è in-concepibile, quindi lo strumento per farne diretta esperienza è la mente svuotata di concetti.»
Da: Thich Nhat Hanh, “Il sole, il mio cuore“, Astrolabio Ubaldini, 1990.