Uno studio pubblicato su JAMA* sostiene che una quota significativa dei decessi per malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2, viene stimata per essere associata a fattori dietetici non adeguati sia per eccesso di alimenti riconosciuti come insalubri, sia per difetto di quelli riconosciuti senz’altro come salutari e protettivi.
Il 45% dei morti per malattie cardio metaboliche (cardiopatia ischemica, ictus e diabete di tipo 2) viene attribuito principalmente ad un eccessivo consumo di sale, insaccati e carni rosse e ad un insufficiente consumo di frutta secca a guscio, semi e pesce (per omega 3).
Ho osservato che in genere le persone che mi hanno consultato per problemi di sovrappeso, presentavano eccessivo utilizzo di carni, insaccati, cibi salati, bibite dolci, accompagnato da scarso se non quasi assente utilizzo di alimenti protettivi come ortaggi crudi, legumi, cereali integrali e frutta.
Le stime di questo studio sostengono le mie ripetute raccomandazioni di abbandonare o, quantomeno, di cominciare progressivamente a modificare queste cattive abitudini. Ormai sono tantissime le prove che depongono per prognosi spiacevoli a mantenere un simile squilibrio alimentare che, in aggiunta, molti clienti mi confermano non essere per niente fonte di soddisfazione e contentezza.