Un gruppo di lavoro sulle monografie IARC ha esaminato le prove epidemiologiche, i biotest sugli animali e gli studi di co-cancerogenicità e altri dati pertinenti per giungere a conclusioni sul rischio cancerogeno per gli esseri umani nel bere caffè e altre bevande molto calde.
Il gruppo di lavoro ha valutato più di 1000 studi osservazionali e sperimentali rinforzando l’evidenza epidemiologica di un’associazione positiva tra bere bevande molto calde e
il formarsi del cancro.
Gli studi hanno considerato varie gradazioni del temperatura (ad esempio fredda, calda, calda o molto calda).
Inoltre, diversi studi su animali fin dal 1991 dimostrano che l’acqua calda superiore a 65 ° C può agire come un promotore del tumore.
In sintesi
- Diversi studi scientifici hanno dimostrato che chi consuma più volte al giorno bevande molto calde, a una temperatura superiore a 60-65°C, ha una probabilità più alta di sviluppare il tumore dell’esofago.
- La relazione tra consumo di bevande molto calde e tumore dello stomaco o delle vie aeree e digestive superiori non è invece provata.
- L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha inserito le bevande calde tra le sostanze probabilmente cancerogene (gruppo 2A).
- Caffè e mate (una bevanda tipica dell’America Latina), quando non sono consumati bollenti, rientrano nel gruppo 3, quello delle sostanze non classificabili come cancerogene per l’uomo, a riprova del fatto che è il calore a renderle potenzialmente pericolose.
- È consigliabile lasciare raffreddare le bevande a una temperatura inferiore a 60°C prima di consumarle.
Fonte :https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/bevande-calde-te-caffe-mate
Non abbiamo dubbi che quando il nostro organismo segnali un disagio occorra ascoltarlo, purtroppo agiamo per abitudini radicate a tal punto da riuscirlo a silenziare automaticamente.
Cosa fare? Suggerisco, come sempre, di praticare l’allenamento alla consapevolezza che libera dagli automatismi o, quantomeno, li fa vedere chiaramente.