“Invecchiare è molto sgradevole. Ci rendiamo conto di aver collezionato così tanto da essere diventati come vecchi camini: ogni sorta di cose è passata attraverso di noi e noi abbiamo accumulato uno spesso strato di fuliggine. Siamo talmente infastiditi da non voler andare oltre. Non intendo offendere nessuno, ma questa è la vecchiaia e, pur mantenendosi molto bene, alcuni anziani si sottopongono a uno sforzo eccessivo. La sofferenza dell’invecchiamento potrebbe riferirsi sia all’esperienza psicologica dell’invecchiare sia all’invecchiamento fisico. In un primo tempo si ha la sensazione di poter fare tutto ciò che si vuole. Apprezzate la vostra giovinezza, la vostra abilità, il vostro fascino e la vostra forma fisica, ma poi cominciate ad accorgervi che i vostri trucchi abituali non funzionano più. Iniziate a deperire e a sgretolarvi. Non siete più in grado di vedere, sentire, camminare, e non riuscite ad apprezzare le cose che vi davano piacere. Una volta c’era quella bella sensazione: sapevate godere delle cose e alcune di esse vi sembravano fantastiche; ma se cercate di ripeterle ora che siete vecchi, vi ritrovate con la lingua intorpidita, gli occhi offuscati, l’udito debole. Le vostre percezioni sensoriali non funzionano bene. Il dolore della vecchiaia si riferisce a quella generale esperienza di decadimento.”
Tratto da: Trungpa, Chögyam. “La via della liberazione dalla sofferenza”. Feltrinelli Editore.
Come fare per evitare di soffrire più di quanto sia inevitabile?
Pare sia molto utile praticare ogni giorno la meditazione che favorisca consapevolezza. Diverrà naturale avere realmente cura di sé, della propria salute e di tutto ciò che ci circonda.