
E’ ulteriormente confermato che l’alcol non faccia bene e che un metabolita (acetaldeide) che viene prodotto dal nostro organismo dopo la sua ingestione, danneggi i cromosomi, muti le cellule staminali emopoietiche, aumenti il rischio di alcuni tumori maligni.
Lo dimostra una ricerca pubblicata su Nature il 3 gennaio ’18.
Gli autori sostengono che questo metabolita non solo agirebbe danneggiando il DNA delle cellule staminali emopoietiche(*) come hanno dimostrato, ma il suo meccanismo d’azione potrebbe interessare tutte le staminali. Ciò farebbe aumentare il rischio “di cancro a: bocca, gola, laringe, esofago, seno, fegato e intestino.”
Stiamo parlando di alcol che sappiamo bene essere presente anche nel vino; il vino é parte della nostra cultura e ci piace gustarlo senza abusarne consapevoli che non è un cibo e, per il nostro organismo, non è necessario come l’acqua. Per ottenerlo, sappiamo dei trattamenti subiti dall’uva e di quelli che seguono la pigiatura.
Ma oltre agli effetti dell’alcol, potremmo forse avere qualche sorpresa dalle sinergie chimiche di queste altre sostanze?
Per prudenza io credo sarebbe opportuno fare scelte oculate sugli acquisti, magari preferendo le produzioni biologiche, e moderare il consumo che se è occasionale potrebbe essere molto meglio.
La legge europea che regola le produzioni biologiche del vino, stabilisce l’esclusione di sostanze e procedure utilizzate nelle produzioni convenzionali, che saranno sostituite con sostanze e metodi che rispettino il regolamento. Prevede anche una riduzione di quelle sostanze chimiche di cui non sia possibile fare a meno.
(*) Emopoietiche: cellule che producono il sangue
Fonti: Nature doi:10.1038/nature25154