Vivere a lungo e in salute è quanto ci auguriamo e vengono investiti molti soldi per capire come fare.
Dopo aver verificato che le restrizioni caloriche su lieviti, vermi, mosche e topi producevano un allungamento delle loro vite, si provò su adulti di scimmia rhesus.
Vennero condotti due studi a partire dagli anni 80 che diedero risultati inizialmente contraddittori ma che in seguito ad un riesame, pubblicato alla fine dell’anno scorso, risultarono invece sovrapponibili: la restrizione calorica fa bene alla salute e alla longevità anche di questi primati.
Ora si tratta di verificarlo sugli uomini e di capire quale sia l’entità della riduzione di energia per ottenere l’effetto desiderato.
Nel frattempo potremmo riprendere in considerazione, se mai l’avessimo fatto, l’antica saggezza di finire un pasto con ancora un po’ d’appetito: potrebbe aiutare a farci sentire meglio quasi subito.
Naturalmente questo suggerimento non è per chi abbia particolari problemi di salute a causa dei quali debba rispettare uno specifico regime alimentare. Il suggerimento va a coloro che trovino così tanta soddisfazione nel cibo da non rendersi conto di tendere a mangiare troppo. Persone sane per intenderci, che potrebbero individuare quanto possa essere quel “un po’ d’appetito”, allenandosi con una pratica di consapevolezza attinente l’oggetto cibo-piacere-gratificazione.